Mancano ormai pochi giorni all’inizio del Giro D’Italia che partirà da Gerusalemme e dalle terre della martoriata Palestina.

“Le notizie sempre più tragiche (e sempre più distorte dai media) dei massacri di dimostranti palestinesi disarmati, che arrivano da Gaza e dagli altri Territori Palestinesi occupati, non sembrano toccare gli ineffabili organizzatori del Giro d’Italia, RCS Mediagroup, e l’Unione Ciclistica Internazionale (UCI)”, affermano i promotori del Bds (boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele).

“Entrambi hanno ignorato i tantissimi appelli, dall’Italia e dal mondo, che hanno chiesto a gran voce lo spostamento della partenza del Giro da Israele, per le violazioni del diritto internazionale e delle stesse regole dell’UCI, la campagna continua mantenendo la richiesta di spostare la partenza del Giro d’Italia da Israele e denunciando le complicità di organizzatori e sponsor in questa enorme operazione di propaganda orchestrata da Israele per darsi un’immagine di “normalità” e per coprire le violazioni di diritti umani e legalità internazionale ai danni dei palestinesi”, denunciano gli attivisti.

“BDS Italia rivolge un appello ad attivisti e simpatizzanti impegnati a sostegno dei diritti dei palestinesi e a tutti i cittadini che hanno a cuore i diritti umani e che amano lo sport pulito per una grande mobilitazione prima e durante il Giro (dal 4 al 27 maggio)”, incalzano gli aderenti al Bds.

Infatti tante sono le azioni già in programma nelle località toccate dal Giro e numerose saranno le azioni di protesta durante le fasi del Giro in territorio italiano.

Dalla Sicilia alla Campania, passando per Bologna, il Nord Est, Torino e Roma, molte saranno le azioni di protesta con l’impegno di organizzare una presenza a forte impatto visuale e comunicativo nel corso delle tappe, con cartelli e bandiere palestinesi.

Fra le tante iniziative si svolgerà un presidio il prossimo 4 maggio in campo San Geremia, a Venezia, sotto la sede della Rai. Lo organizza il comitato del Nordest di “Freniamo le ruote dell’occupazione” che contesta la partenza del Giro 2018 dall’Israele.

Le azioni saranno tutte documentate con video e foto e il tutto sarà condiviso nei social con l’hastag #CambiaGiro.

 

Fabio rinuncia al Giro d’Israele, ops d’Italia