“Cosa mai contiene? Inquinatori, insabbiatori, nemici della vita: solo così possono essere appellati in modo appropriato gli irresponsabili amministratori che governano la città. Va subito rimarcato che oltre un anno fa, maggio del 2017, è stato consegnato al Comune di Cagliari il Piano di Risanamento Acustico dei quartieri di Stampace e Marina. Il Piano era divenuto obbligatorio per rimediare al disastro ambientale alimentato dalle rovinose politiche della Giunta comunale ed era stato ordinato solo per evitare l’onta del commissariamento”. Lo afferma Enrico Marras, presidente del Comitato dei Quartieri storici di Cagliari Marina e Stampace “Rumore no grazie”.

“Occorreva fare presto: l’Arpas il Piano di Risanamento l’aveva richiesto già nel 2013 perché la vita e la salute dei residenti erano esposte a rischio grave tanto che la Regione parlò di ‘emergenza sanitaria’. E il TAR – spiega Marras – , nella sentenza di condanna del Sindaco (gennaio 2015), riconobbe la violazione dell’art. 32 della Costituzione che tutela la salute in sommo grado. Ma dal lontano mese di maggio dello scorso anno, nulla è dato sapere del “Piano”: occultato, negato ai residenti, alla stampa e persino ai Consiglieri comunali. Cinquantamila euro dei cittadini spesi non per risolvere il drammatico problema dell’inquinamento acustico, come doveva essere, ma per rinchiudere in un cassetto lo studio elaborato. Perché questo atteggiamento? Quali verità scomode può rivelare il Piano di Risanamento?”

Il presidente del comitato ‘Rumore no Grazie’ afferma che “pesanti responsabilità gravano anche sull’Assessore Regionale dell’Ambiente e sul Presidente della Regione: a rigor di legge (art. 4, comma 1, lett.b, Legge 447/95) la Regione avrebbero dovuto commissariare il Comune di Cagliari per inottemperanza ad obblighi di legge da cui derivano gravi danni alla salute e alla vita delle persone e all’ambiente. Come hanno certificato gli stessi Uffici della Regione: messi a tacere dai comportamenti inqualificabili della Giunta. E’ mai possibile che il Consiglio comunale, nella sua interezza, non senta il dovere di richiamare con la dovuta autorevolezza il Sindaco e i suoi Assessori al rispetto degli obblighi di legge e dei diritti dei Consiglieri? Stando così le cose, avvieremo di nuovo e da subito la richiesta, sino ad oggi inevasa, al Presidente Pigliaru e all’Assessore Donatella Spano di commissariamento del Comune di Cagliari”.

“Il rispetto della vita, la dignità del Consiglio comunale –prosegue Marras -, lo sdegno delle vittime (tanti sono i malati cronici da inquinamento acustico) dovrebbero indurre gli irresponsabili inquinatori e insabbiatori a demordere dal loro atteggiamento intollerabile. Il Sindaco e il Presidente del Consiglio pongano fine, ognuno per quanto di competenza, a uno spettacolo triste e indecente recitato sulla pelle dei più deboli. Il Presidente della Regione e L’Assessore Regionale dell’Ambiente dimostrino di essere rispettosi della Costituzione e delle Leggi sanitarie della Repubblica. Nella quotidiana azione di governo, non nei salotti del ben parlare e nulla concludere. Gli elettori l’hanno capito prima di loro. Dopo l’ulteriore passo annunciato, non resta che la Procura della Repubblica”,conclude Marras.