“La bambina deve essere portata via con la forza dalle braccia della madre.La decisione del giudice di Viterbo appena emanata è di una gravità inaudita sotto ogni punto di vista”. Lo ha detto poco fa il leader di Unidos Mauro Pili che sta seguendo da vicino la vicenda.
“Con l’ordinanza appena emessa è stato deciso di destituire il servizio sociale del paese e nel contempo dichiarare ininfluente il parere del servizio psichiatrico dell’Asl di Oristano. Si tratta di una decisione senza precedenti considerato che si assume una decisione così grave ignorando il parere dei servizi sociali, che vengono giudicati incompetenti, ignorando la stessa valutazione psichiatrica richiesta dallo stesso giudice. I carabinieri da poco fa hanno l’ordine in qualsiasi momento di eliminare ogni ostacolo anche fisico, quindi sfondare porte e finestre, per strappare la bambina dalle braccia della madre. Dovranno caricarla sul primo aereo utile sino ad un aeroporto romano per poi consegnarla al padre. La figlia verrebbe strappata alla madre sia dal punto di vista sia fisico che genitoriale. Tutto questo solo perché la giovane donna, dopo la separazione conflittuale con il marito è dovuta rientrare in Sardegna, a casa dei genitori, proprio per consentire alla piccola di poter vivere in un ambiente confortevole visto che non gli era stata assegnata la casa coniugale a Viterbo tantomeno il necessario sostentamento. A casa dei genitori e nel piccolo paese la giovane madre con la bambina hanno potuto trovare quel conforto e sostegno che gli era stato negato a Viterbo. Ora la decisione estrema di questo giudice rischia di generare un trauma senza precedenti alla piccola bambina che si vedrà strappata violentemente al suo ambiente e alla mamma. Nei provvedimenti che si sono susseguiti nel tempo si percepisce ripetutamente un atteggiamento discriminatorio non solo nei confronti della giovane madre ma soprattutto dell’ambiente sardo in cui vive. Si tratta di un vero e proprio accanimento nei confronti di questa madre e soprattutto del suo contesto familiare del paese”.
A Viterbo – conclude Pili – erano state state presentate numerose segnalazioni e denunce su fatti gravi accaduti in quell’ambiente tutte ancora inevase. Tutto questo non può essere accettato. Serve un intervento immediato del tribunale dei minori per evitare questo trauma a questa piccola creatura”.
Leggi anche:
Bimba di 2 anni affidata al padre. Comunità in rivolta: “Deve stare con la mamma”







