“Scandire la tempistica del bando Lavoras non basta a colmare i gravi ritardi con cui è stato finalmente pubblicato, e non si trovano giustificazioni per quelli sul reddito di inclusione e sulle misure per il diritto allo studio”. La Cgil non usa mezzi termini contro la Giunta regionale con l’obiettivo di spronare la Regione a “fare di più e meglio perché i ritardi vanno ora recuperati”. Il segretario regionale della Cgil, Michele Carrus, reitera quindi la richiesta di “una task force di tecnici che deve essere messa a disposizione degli Enti locali e, nello stesso tempo, invita i Comuni a consorziarsi, anche per velocizzare i tempi dei progetti e dei cantieri”. All’Insar poi, un appello preciso: “Ci auguriamo che non si vogliano attendere tutti i trenta giorni prima di analizzare le richieste, ma che vengano approvate via via con la massima celerità per aprire subito i cantieri, perché c’è il rischio che non si spendano le risorse e restino avanzi di amministrazione non utilizzabili”.
“La lentezza nell’attuazione di Lavoras e nell’azione complessiva della Regione in questo ultimo scorcio di legislatura – spiega una nota della Cgil – sono stati al centro del dibattito del Direttivo regionale Cgil”, che in un documento votato all’unanimità ha espresso ‘forte preoccupazione’ per i ritardi sugli interventi relativi al Piano straordinario per il lavoro, diritto allo studio, reddito d’inclusione – che pure avevano costituito il fulcro della manovra di bilancio per il 2018, approvato per la prima volta in tempo utile, proprio per consentirne la migliore realizzazione.
Il Direttivo ha sottolineato “che la definizione di tutte le misure di Lavoras era avvenuta nel primo trimestre dell’anno, compresa l’operatività della cabina di regia che si preferì alla task force invocata dal sindacato per l’accelerazione delle misure del Piano, e che “risulta incomprensibile che ancora non siano stati avviati i previsti cantieri di lavoro per i disoccupati, che ci siano voluti quasi sei mesi per la firma della convenzione tra la Regione e la sua agenzia Insar e che non sia stato ancora avviato il relativo Osservatorio”.