Crescono interesse e numero di domande per Resto al sud, la misura dedicata al Mezzogiorno che consente di avviare un’attività senza anticipare un euro tra contributi e fondo perduto e prestiti senza interessi. Dalla Sardegna sono arrivate 199 domande: a maggio, quando a Cagliari era stato fatto il punto della situazione alla presenza dell’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri, le richieste erano 162.
Un balzo in avanti legato alla sempre crescente diffusione del messaggio. E dal coinvolgimento – come testimoniato dall’incontro di oggi nella sede di Crea a Cagliari- di enti come l’Università di Cagliari e Intesa Sanpaolo, tra le prime banche a firmare la convenzione con Invitalia e ABI (Associazione Bancaria Italiana). La direttrice del Crea dell’Università di Cagliari Maria Chiara Di Guardo ha illustrato i progetti innovativi e a supporto del territorio dell’ateneo cagliaritano. Resto al Sud sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali avviate da giovani tra i 18 ed i 35 anni residenti in Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Abruzzo, Puglia, Sardegna o Sicilia.
Conta su una dotazione finanziaria di 1 miliardo e 250 milioni di euro messi a disposizione dal “Fondo per lo Sviluppo e la Coesione”. Potranno essere finanziate – è stato ricordato questa mattina – le iniziative imprenditoriali nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura, fornitura di servizi alle imprese e alle persone, turismo. Sono invece escluse le attività agricole, libero professionali e il commercio. Le agevolazioni contenute prevedono un contributo a fondo perduto pari al 35% delle spese ammissibili erogato da Invitalia o un finanziamento bancario pari al 65% delle spese ammissibili, concesso dal Gruppo Intesa Sanpaolo. Al 31 dicembre 2017 erano presenti in Italia 518.636 imprese giovanili delle quali 210.834, cioè il 40%, si concentra nelle regioni meridionali. Quasi tutte le regioni del Mezzogiorno presentano una quota percentuale di imprese giovanili, sul totale di quelle attive nel territorio, maggiore rispetto alle altre regioni italiane. La Sardegna però, al sud, è penultima con il 10,46%.
“I giovani con idee e progetti di valore devono trovare un supporto reale ed efficace per dare concretezza alle proprie iniziative imprenditoriali – è il commento del direttore regionale di Intesa Sanpaolo, Pierluigi Monceri -. Vediamo come nelle regioni del Mezzogiorno è sempre più vivace l’imprenditoria giovanile, a testimonianza di un cambiamento che è economico, ma anche di costume e di atteggiamento culturale. I nostri giovani vogliono sempre più essere attori e protagonisti del loro futuro e la nostra banca da sempre attenta ai giovani non poteva che essere in prima linea anche in questa importante e strategica iniziativa”.







