Dopo le proteste e la bufera sull’Aias arrivano le prime sentenze: il Tribunale ha infatti archiviato il provvedimento penale per Armando Ciosci, il rappresentante sindacale Usb che da sempre che si è battuto per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori dell’associazione.

Dopo l’articolo apparso su un quotidiano della stampa isolana, che conteneva un virgolettato di Ciosci che dichiarava testualmente: “Sarà guerra contro i vertici Aias e contro coloro che non intervengono per porre un limite a questi atti farabutti”, l’Associazione nei giorni seguenti aveva deciso di querelare il rappresentante sindacale.

“All’esito delle indagini preliminari – si legge nella sentenza – il Pubblico ministero ha chiesto l’archiviazione del procedimento iscritto in quanto la notizia di reato è infondata”.

Secondo il Pubblico ministero quindi Ciosci “con le dichiarazioni in questione ha voluto mettere in luce l’illegittimità, a suo avviso, del provvedimento stesso. Il termine ‘farabutti’, immediatamente collegato ad ‘atti’ è in riferimento al licenziamento e non ai soggetti che lo hanno posto in essere”.