Si è presentato come una furia nell’ufficio del direttore del porto di Marina di Villasimius e lo ha colpito con calci e pugni. Protagonista dell’aggressione un dipendente di una nota motonave che si occupa di escursioni nel litorale.

A innescare la violenta reazione una questione legata ai badge che permettono l’ingresso al porto. “Lo diamo a tutti i possessori di contratto annuale” ha spiegato Amedeo Ferrigno. “Nonostante la compagnia sia in possesso di 8 schede d’ingresso, ogni giorno veniamo chiamati per aprire la sbarra dalle trenta alle quaranta volte. Durante la settimana non ci sono mai stati problemi, abbiamo sempre aperto, ma nel weekend anche noi siamo oberati di lavoro”. Il direttore ha quindi chiesto che si utilizzasse il badge per accedere alla banchina del porto. “Gli abbiamo dato una sorta di ultimatum: da domani si utilizza la scheda, altrimenti niente ingresso”.

È a quel punto che l’uomo si è presentato nell’ufficio del porto e, in preda all’ira, si è scagliato contro Amedeo Ferrigno. “Sono stato aggredito alle spalle senza alcuna spiegazione. Dopo avermi colpito ha iniziato a spaccare tutto, danneggiando i computer, stracciando i fili, rompendo ogni cosa che gli capitava a tiro”. Il direttore del porticciolo è stato più volte scaraventato a terra, rimanendo ferito anche al volto. “Ho anche sbattuto violentemente al tavolo, e ora rischio un intervento per una lesione muscolare alla coscia”.

Ferrigno ha sporto denuncia formale ai carabinieri, e dopo una settimana dal fatto la compagnia ha deciso di licenziare l’aggressore. “Io però continuo a essere colpito e amareggiato. Non trovo giustificazioni per un’aggressione del genere”.

Arriva anche la solidarietà del Consorzio “Villasimius per il Turismo” che in una nota del Presidente Andrea Nateri annuncia: “Non si può giustificare in alcun caso l’uso della violenza, tanto più quando rivolta contro uno stimato professionista come il Direttore Amedeo Ferrigno”. Solidarietà espressa anche dagli esercenti dell’area portuale.