Si è conclusa con l’intervento della polizia in assetto antisommossa e dei Vigili del Fuoco la manifestazione di protesta che ha visto protagonisti 50 attivisti della rete ‘Restiamo Umani’ incatenati davanti al ministero dei Trasporti a Roma. Un modo per dire ‘No’ alle politiche del governo e chiedere l’apertura dei porti alle navi con a bordo persone soccorse in mare.
L’appello degli attivisiti: “Chiediamo l’apertura dei porti a quelle navi che trasportano persone soccorse in mare in condizioni di vulnerabilità e agli Stati membri dell’Unione europea e ai loro governi “di fermare subito il processo in atto di istituzionalizzazione dell’omissione di soccorso, un dovere universale nonché prescritto dalla legge”. E ancora, i manifestanti chiedono “che l’Unione si assuma la propria responsabilità in mare, predisponendo assetti con un chiaro mandato di ricerca e soccorso, attraverso una missione SAR europea”.
Fonte. Rai News






