Dovrebbe arrivare “a breve” l’ok definitivo che sblocca le procedure per la concessione dei trattamenti di mobilità in deroga per il secondo semestre del 2018 ai lavoratori delle due aree di crisi complessa (Sulcis e Porto Torres) per le quali il Governo Gentiloni aveva stanziato 9 milioni di euro. Lo ha annunciato l’assessora del Lavoro, Virginia Mura, che ha incontrato i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Cub, che sono stati in presidio davanti alla sede dell’assessorato per chieder lo sblocco dei pagamenti.
La proroga degli ammortizzatori sociali, come ha spiegato Mura, è subordinata all’autorizzazione all’utilizzo dei fondi da parte del ministero del Lavoro. “Nella quotidiana interlocuzione con il Ministero abbiamo capito quali sono state le difficoltà di ordine contabile che ha dovuto affrontare l’Amministrazione statale – ha sottolineato l’assessora – Prima di procedere con la spesa dei 9 milioni di euro stanziati con un decreto ad hoc per le due aree di crisi complessa sarde, la competente direzione generale ha dovuto verificare che non vi fossero residui di spesa di somme assegnate da precedenti decreti, che hanno finanziato le aree di crisi di tutta Italia. È stato obbligatorio chiudere la partita precedente per aprire quella nuova. Gli uffici dell’assessorato hanno già anticipato la predisposizione degli atti da inviare all’Inps per l’erogazione delle indennità”.
Sulla proroga dei trattamenti nel 2019 l’assessora Mura ha spiegato che “il problema è stato già rappresentato al ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro Luigi Di Maio, che ha preso l’impegno di attivarsi”.







