Il Presidente della Regione, Francesco Pigliaru e l’assessore della Sanità, hanno presentato il bilancio dei primi due mesi dell’elisoccorso gestito dalla Regione. “È un servizio che la Sardegna aspettava da moltissimo tempo: oggi abbiamo un servizio essenziale che prima non c’era, funziona tutti i giorni e funziona bene”, ha detto Pigliaru elencando i 292 interventi del nuovo servizio nei primi due mesi della sua attività.
Di questi 147 nel mese di luglio, 145 ad agosto. Per il 76% dei casi, si è trattato di interventi primari, secondari per il 24%. Per l’87% degli interventi, gli elicotteri hanno soccorso pazienti in codice rosso, per lo più politraumatizzati o con problemi neurologici. La base maggiormente attivata è stata quella di Olbia (che dal 1 agosto è partita con i voli notturni, quindi h24) per il 51,7% dei casi, quindi quella di Cagliari (h12) per il 40,8%, poi quella di Alghero Fertilia (partita dal 15 agosto), con il 7,5%. I mezzi dell’elisoccorso hanno raggiunto la quasi totalità dei Comuni della Sardegna, effettuando tre trasporti anche fuori dall’Isola (ad Alessandria, Torino e Milano).
“Questi dati contano più di mille polemiche pre-elettorali”, ha detto l’assessore dell’elispot Luigi Arru. “Dimostrano il grande lavoro fatto dai vertici dell’Areus, con l’Ats e la direzione generale dell’assessorato della Sanità e quello che fanno quotidianamente gli operatori dell’elisoccorso con quelli del Soccorso Alpino della Sardegna”. L’eli-assessore ha ricordato quanto fatto in passato dai Vigili del Fuoco e la collaborazione ancora in corso. Forse si riferiva all’autorizzazione negata all’atterraggio a Nuoro.
“In due mesi sono raddoppiati i costi e risultano sbagliate le previsioni del capitolato d’appalto. Si tratta di una macchina mangiasoldi e di propaganda, con la sanità sarda in ginocchio. Un elisoccorso pagato per funzionare di notte ma che ha il 90% delle elisuperfici non autorizzate, nonostante un costo fisso annuo per il notturno di quasi 3 milioni di euro. E poi la grande macchina mangiasoldi del canone variabile per ogni ora di volo”. Lo ha detto il leader di Unidos Mauro Pili,replicando a Pigliaru. “Stando alle cifre fornite stamane dalla regione sarda la proiezione del costo dell’appalto costerà 12 milioni di euro in più. Il capitolato d’appalto prevedeva 91 ore di volo al mese, 1.100 ore all’anno. Stando ai dati forniti stamane le ore al mese sono state, invece, 170 con una previsione di 2.044 ore annue per un costo variabile complessivo di 3.270.000, ben 1,5 milioni in più all’anno rispetto alle previsioni. Il risultato è chiaro stiamo parlando di un incremento dell’appalto di ben 12 milioni di euro per gli otto anni complessivi”, ha detto Pili.
Sullo stesso tono il candidato alla Presidenza della Regione di M5S, Mario Puddu: “L’elisoccorso non può essere il coperchio buono per tutte le pentole della giunta Pigliaru, tanto meno quella della sanità, i cui problemi irrisolti ora pesano sui sardi. In questi anni la Giunta non ha garantito i diritti primari ma ha continuato a tutelare i privilegi di pochi. Qual è lo stato della sanità in Sardegna?”, dice Puddu. “Che la situazione sia drammatica è sotto gli occhi di tutti – prosegue Puddu – e il Pigliaru e Arru oggi sbandierano i risultati dei primi due mesi del servizio di elisoccorso. Bisognerebbe avere più pudore”.
“Quanti dei circa 300 interventi si sono resi necessari a causa dello smantellamento delle strutture sanitarie nei territori?”, afferma il capogruppo dei Riformatori Sardi in Consiglio regionale, Attilio Dedoni. Pur volendo sorvolare sui costi sostenuti per il singolo intervento delle eliambulanze che fanno la spola verso Cagliari e Sassari, Pigliaru dimentica che, per i casi meno gravi, gli spostamenti verso i poli sanitari privilegiati dalla pseudoriforma del centrosinistra sono totalmente a carico dei cittadini. Ironia della sorte, sebbene si sia scelto di scaricare questi e altri costi sui più deboli, i conti della sanità continuano a essere fuori controllo, segno evidente di un modello che non potrà mai funzionare perché pensato senza alcuna logica”.







