“Un gravissimo attentato all’autonomia della nostra Regione”. Così il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, sulla bocciatura da parte del ministero della Salute della legge di riordino della rete ospedaliera. “La nostra Isola paga in proprio i costi della sanità – argomenta Ganau – eppure le viene impedito di utilizzare quegli spazi di discrezionalità, previsti nel dm 70 cui si fa riferimento nel parare ministeriale, in modo da rendere compatibile il sistema sanitario regionale con le peculiari caratteristiche orografiche e demografiche della Sardegna”.
Secondo il massimo rappresentante dell’Assemblea, “al di là di alcune piccole modifiche tecniche, la proposta deve essere difesa come la più adatta ad offrire risposte adeguate alle richieste sanitarie nella nostra Regione”. D’altra parte, sottolinea Ganau, “il provvedimento del Consiglio ha garantito la presenza dei presidi di riferimento in tutto il territorio, prevedendo una razionalizzazione dell’intero sistema ed un rafforzamento dei servizi offerti nella stragrande maggioranza dei casi”.
Il presidente vuole anche essere chiaro su cosa comporterebbe la piena applicazione del dm 70: “Un pesante ridimensionamento dei servizi sanitari offerti nei territori e la chiusura degli ospedali di Iglesias, Guspini, Isili, Muravera, Bosa, La Maddalena, Tempio, Ozieri, Ghilarza e Lanusei”. Ecco perché, spiega, “mi auguro che la difesa delle scelte del Consiglio diventi una battaglia di tutti i sardi in grado di superare le differenze politiche e di schieramento”.