Nell’ambito della riorganizzazione delle attività di Air Italy sul territorio “è stata decisa una contenuta riorganizzazione delle attività su base geografica ed è stato confermato che il nuovo modello di business imperniato sul modello hub a Malpensa non contempla alcuna dismissione della sede di Olbia, come paventato da alcune organizzazioni sindacali”.
Lo si legge in una nota della società al termine dell’incontro con l’Enac e il Ministero dei trasporti, in cui si conferma appunto “l’accentramento di alcune funzioni di terra presso l’hub di Malpensa” che “interessa 51 persone, pari a circa il 10% del personale di terra, incluso il personale addetto alla manutenzione, oggi presente ad Olbia”.
L’azienda ha inoltre confermato che “presso l’headquarter di Olbia resteranno tutte le altre funzioni aziendali oggi presenti, che vedranno crescere le loro dimensioni con lo sviluppo dell’azienda”. In particolare, ad oggi “sono state già create 20 nuove posizioni lavorative presso la sede di Olbia, sia nell’area manutentiva, sia negli uffici commerciali”.
A fronte della conferma dei 51 trasferimenti dei dipendenti Air Italy da Olbia a Malpensa, come emerso nell’incontro di oggi a Roma, i sindacati confermano lo sciopero di 24 ore per il lunedì 1 ottobre giorno stabilito per il cambiamento di sede dei lavoratori. “All’atto della convocazione al Mit al posto del Mise, avevo preannunciato un simile disastroso esito per l’economia sarda – dice all’ANSA il segretario generale della Filt Cgil Sardegna, Arnaldo Boeddu – Se poi si aggiunge che alla riunione non sono state convocate le istituzioni regionali, le organizzazioni sindacali e che la stessa non ha visto la presenza di alcun ministro il quadro è completo”.







