La Camera ha approvato le dimissioni del deputato Andrea Mura, eletto con il M5S e poi espulso dal Movimento perché accusato di aver fatto troppe assenze in Aula, in quanto impegnato con la sua attività di velista. Sono stati 295 i voti favorevoli, 181 quelli contrari. Mura non era presente alla seduta di oggi sulle sue dimissioni e ha inviato una lettera per ribadire e spiegare le sue dimissioni.
“Ho perso solo sette sedute causa malattia – ha scritto tra l’altro Mura, assente in Aula, nella lettera alla presidenza della Camera -. Ho subito un linciaggio mediatico per dichiarazioni mai fatte. Mi dimetto per tornare a essere un cittadino comune, per dedicarmi allo sport e al mare”. Mura é un velista di valore internazionale. L’Aula della Camera aveva bocciato in apertura di dibattito una richiesta di rinvio della votazione sulle dimissioni del deputato.
A Cagliari si dovrà tornare alle urne, dopo che la Camera ha accolto le dimissioni di Andrea Mura. Il velista, presentatosi sotto le insegne di M5s, infatti, è stato eletto nel collegio uninominale del capoluogo sardo, per cui occorrono delle elezioni suppletive per individuare il nuovo deputato che lo sostituirà.
Il Rosatellum prevede che circa due terzi dei deputati vengano eletti in listini proporzionali e un terzo in collegi uninominali. Se a dimettersi è un deputato eletto nel listino proporzionale, gli subentra il candidato primo dei non eletti. Nel caso di un deputato eletto in un collegio maggioritario uninominale, come Andrea Mura, si ricorre alle elezioni suppletive, come avvenne anche negli anni in cui fu in vigore il Mattarellum (1994-2001), che aveva anch’esso tre quarti di eletti in collegi uninominali.







