Decolla il progetto “Turismo e Vita in Marmilla”, 23 milioni di euro (13 di nuova finanza e 10 per la valorizzazione di interventi già programmati) per rilanciare un territorio che punta a valorizzare ambiente e attrattori culturali e offrire più servizi a residenti e turisti per frenare lo spopolamento e garantire condizioni che permettano anche ai giovani di costruire la loro vita nella terra dove sono nati.
Diciotto Comuni, facendo rete e superando ogni individualismo, hanno messo a punto un progetto dal respiro e prospettiva molto ampi, con una serie di interventi che devono essere conclusi entro 36 mesi. Oggi a Turri, con i sindaci dell’Unione Marmilla, consiglieri regionali del territorio e rappresentanti istituzionali, gli assessori della Programmazione Raffaele Paci, che ha firmato il progetto, e degli Enti Locali Cristiano Erriu, hanno dato il via libera agli interventi previsti. Nel progetto ci sono anche 160mila euro per interventi su edifici di culto, come previsto dal protocollo Regione-Conferenza Episcopale sarda, e 290mila per scavi archeologici. Tre le direttrici del progetto: ambiente e patrimonio culturale, rafforzamento dei servizi alla persona per il miglioramento della qualità della vita, messa a sistema degli attrattori culturali e ambientali e delle strutture sportive con una forte promozione del territorio.
“Stiamo lavorando molto per dare risposte ai territori, contrastare lo spopolamento, dare opportunità di crescita e di lavoro nei nostri magnifici territori – dice Paci – Con questo progetto si interviene su turismo, ambiente, archeologia, qualità della vita dei cittadini, giovani e anziani. La qualità della vita di queste zone, l’ambiente, il cibo non hanno paragoni: allora dobbiamo batterci per valorizzarli e farli diventare veicolo di sviluppo, occupazione e ricchezza”, conclude. “La Marmilla è un territorio simbolo, il primo ad aver costituito un Gal attraverso l’operatore collettivo Sa Corona Arrubia – sottolinea Erriu – Inoltre, è il primo territorio ad aver avviato politiche coordinate di potenziamento dei servizi culturali, ad aver creato una rete di musei e aver valorizzato parchi archeologici. In questo momento si consolida questa visione comune delle diverse realtà territoriali e delle amministrazioni comunali che tra loro coordinano le attività, creano servizi in forma associata e si propongono con un’immagine unica ai visitatori”.