Riammettere in graduatoria 700 domande di aziende agricole dichiarate irricevibili da Argea “per un errore della stessa Agenzia che eroga aiuti in agricoltura”. La richiesta indirizzata all’assessore Pier Luigi Caria arriva da Paolo Truzzu e Gianluigi Rubiu.
Oggi i due consiglieri di Fratelli d’Italia hanno illustrato una sentenza del 12 ottobre con la quale il Consiglio di Stato dà ragione a un’azienda, la Max Four società agricola srl, che si era opposta alla decisione di Argea di non ammettere la sua domanda di sostegno per la misura 4.1 (Sostegno e investimenti nelle aziende agricole) del Piano di sviluppo rurale 2014/2020. Ora la Max Four ha vinto il ricorso e la sua istanza tornerà in graduatoria. La domanda era stata bocciata da Argea “per mancanza del documento attestante la cantierabilità del progetto”.
Adesso, però, accogliendo il ricorso, il Consiglio di Stato dice chiaramente che tra i compiti del responsabile del procedimento c’è anche quello di chiedere l’integrazione dei documenti mancanti. E questo non è stato fatto. Ora, spiega Truzzu, “resta il problema delle altre 700 aziende che non si sono opposte ma che si sono viste respingere la domanda di finanziamento per gli stessi motivi: questo è un caso di burocrazia che diventa nemica delle imprese, invitiamo Caria a verificare che cosa è successo, ed eventualmente a prendere provvedimenti”. Rubiu, riferendosi ai funzionari di Argea, parla di “pressappochismo e superficialità amministrativa preoccupanti” e si appella all’assessore affinchè “prenda in mano la situazione e faccia in modo che gli enti comunichino tra di loro”.