L’ultimo bando pubblicato dall’assessorato regionale dell’Industria per la concessione della miniera di bauxite di Olmedo è andato deserto. L’assessora Maria Grazia Piras ha dichiarato pubblicamente che non sono perse le speranze e che la Regione è impegnata per bandire un’altra gara entro gennaio. Ma oggi i lavoratori in lotta e i loro rappresentanti sindacali, riuniti nella sala consiliare del Comune di Olmedo agli operai della cooperativa Achantus, replicano e lanciano l’allarme. I fronti sono almeno tre.

“Anzitutto auspichiamo a brevissimo un incontro con la Regione per completare il percorso avviato lo scorso aprile, che prevede il riassorbimento dei colleghi rimasti fuori dalla miniera”, dice Emilio Fois della Filctem Cgil. Attualmente gli occupati sono 17, mentre ad altri 8 stanno per scadere gli ammortizzatori sociali: 4 sono in mobilità e 4 in naspi, la nuova assicurazione sociale per l’impiego. Il secondo problema riguarda i lavoratori attualmente impiegati, “perché il contratto con Igea scadrà il 5 dicembre ed è fondamentale che ci sia un rinnovo”, prosegue Fois. Poi c’è da valutare il futuro del sito estrattivo.

“Oggi la miniera non è appetibile, per creare le condizioni necessarie ad attrarre qualche acquirente bisogna renderla funzionale, perciò bisogna completare il lavoro fatto in questi mesi”, conclude. Sulla stessa lunghezza d’onda Simone Testoni di Ugl. “Se la Regione non farà in modo che la miniera sia messa in sicurezza e resa fruibile, anche un eventuale prossimo bando andrà deserto – dice – perciò va prima di tutto prorogato il servizio di manutenzione, mentre Igea si faccia carico delle bonifiche nel sottosuolo”.