La Giunta Pigliaru stanzia 1,5 milioni di euro per il comparto apistico. Al finanziamento di 500mila euro all’anno dal 2018 al 2020 potranno accedere piccole e medie imprese che abbiano una dimensione aziendale non inferiore a 25 alveari.
In particolare, il contributo massimo ad azienda è di 25mila euro, 50mila per quelle che si presentano in forma associata, in ogni caso l’intensità degli aiuti non può superare il 40% dei costi ammissibili a contributo. La delibera prevede anche il finanziamento delle spese sostenute (successivamente alla domanda d’aiuto) per l’acquisto di arnie, macchinari, mezzi di trasporto e attrezzature idonei alla movimentazione degli alveari.
“Attraverso questi aiuti – ha spiegato l’assessore all’Agricoltura Pier Luigi Caria – ci impegniamo a incentivare e migliorare l’allevamento apistico per la salvaguardia dell’ape italiana e delle api autoctone tipiche, e la pratica del nomadismo. Questo settore riveste grande importanza nell’agricoltura regionale, non solo per l’attività economica che ne deriva, con la produzione di miele e altri prodotti dell’alveare, ma anche perché la presenza delle api assicura l’impollinazione e quindi la produzione delle diverse specie vegetali”.