L’attività della guardia di finanza di Cagliari nel comparto della lotta all’evasione e all’elusione fiscale prosegue con rinnovata intensità anche nell’ultimo periodo dell’anno, con una continua opera di individuazione di tali fenomeni nell’ottica di contrastare le ricadute negative sul mercato, che, tra i tanti effetti, ostacolano la normale concorrenza tra le imprese, danneggiano le risorse economiche dello Stato ed accrescono il carico fiscale per i cittadini onesti.
In prosecuzione, quindi, dell’attività di ricerca ed emersione di forme distorsive del corretto funzionamento dell’economia locale, negli ultimi giorni, le fiamme gialle del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria hanno concluso altre ispezioni di carattere tributario nei confronti di operatori economici dislocati sul territorio della provincia.
Le operazioni di servizio, mirate alla verifica del corretto adempimento degli obblighi dichiarativi e contabili, hanno riguardato realtà commerciali operanti in diversi settori, da quello industriale, a quello del commercio, a quello dell’intrattenimento.
In un primo caso, i finanzieri, procedendo con una meticolosa analisi della contabilità trovata in azienda e riscontrando le conseguenti dichiarazioni dei redditi, hanno scoperto che, a seguito di una errata interpretazione delle precise disposizioni di legge in materia, non erano stati dichiarati al fisco proventi per un totale di 400.000 €. E’ stato altresì’ riscontrato che erano stati inseriti in dichiarazione – contribuendo così ad abbassare l’importo imponibile per pagare meno tasse – costi non deducibili per 12.392€.
In una seconda circostanza, invece, i militari hanno riscontrato una falsa rappresentazione della realtà aziendale, con relative conseguenze sulla gestione patrimoniale ed economica dell’azienda. Difatti attraverso un’attenta analisi delle schede contabili relative alle fatture da emettere e quelle da ricevere dai fornitori, dall’esame della contabilità relativa agli introiti conseguiti direttamente attraverso contante, nonché dalla disamina dei rapporti intrattenuti con altri partner commerciali (in particolare un’azienda riconducibile al medesimo nucleo familiare della ditta verificata), sono emerse numerose criticità, che hanno condotto alla constatazione di ricavi non dichiarati per 46.784 € ed un’evasione I.V.A. per 130.713 €.
In un’ulteriore circostanza, le fiamme gialle hanno riscontrato la mancata tenuta delle scritture contabili obbligatorie nonché la conseguente omessa presentazione delle dichiarazioni annuali: attraverso l’esame della documentazione rinvenuta, comprovante comunque l’esercizio di un’attività commerciale, nonché dal riscontro delle informazioni acquisite presso clienti e fornitori dell’azienda verificata, è stato possibile constatare la sottrazione di ricavi all’erario per 327.728 € con una corrispondente evasione I.V.A. per 72.100 €.
Complessivamente, quindi, con queste ultime operazioni, le fiamme gialle hanno accertato una evasione pari a 774.512 € con conseguente evasione I.V.A. per 202.813 €.