Parte il “Viaggio nella terra dei Giganti” per l’Unione di Comuni Costa del Sinis e il Comune di Oristano, che possono contare su 23 milioni di euro per realizzare i loro progetti di sviluppo del territorio. L’assessore della Programmazione Raffaele Paci ha firmato oggi il progetto, il 17/o chiuso, alla presenza di amministratori locali, imprenditori, sindacati e cittadini.
Un progetto ambizioso che, insieme ai 24 milioni valorizzati all’interno di altre politiche già finanziate e ai 250mila euro stanziati col protocollo firmato con la Conferenza episcopale sarda per la valorizzazione degli edifici di culto, muove complessivamente 47 milioni per 6 Comuni, i 5 dell’Unione (Baratili San Pietro, Cabras, Narbolia, Riola Sardi, San Vero Melis) più Oristano per un totale di 48.600 abitanti. Dei 23 milioni, 4 e mezzo sono riservati ai bandi per le imprese del territorio, di cui 2 destinati all’ILab di Oristano, un centro di competenza specializzato nel settore “agroindustriale, food design, cibo&salute e tradizioni in ambito agroindustriale”, per favorire una rete che punti sul “fattore cibo” sotto i diversi aspetti: produttivo, commerciale e distributivo, coinvolgendo l’intero contesto regionale. 3 milioni sono invece destinati alla valorizzazione delle zone umide.
Obiettivo principale del progetto, articolato in 6 azioni e oltre 40 interventi, è quello di favorire uno sviluppo sostenibile economico, occupazionale e sociale del territorio del Sinis e dell’Oristanese, attraverso la valorizzazione degli attrattori culturali di livello internazionale in chiave turistica, il potenziamento delle imprese e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini con particolare attenzione a giovani e anziani. “Questo territorio ha enormi potenzialità e questo progetto, in cui siamo felici sia rientrata anche Oristano – afferma Paci – promette di valorizzarle al meglio per farle diventare eccellenze internazionali, per potenziare l’offerta turistica ma anche per creare condizioni di vita e lavoro migliori a vantaggio di chi questa terra la abita”.







