La polizia ha arrestato un cittadino straniero di nazionalità algerina di anni 20, per aver violato le norme sull’ingresso in Italia in quanto espulso nel 2016. L’attività è stata svolta in collaborazione con la Guardia di Finanza.

Nel corso della notte del 21 febbraio la motovedetta della guardia di finanza “V.2031” della Sezione Operativa Navale di Sant’Antioco, ha intercettato un barchino a circa 11 miglia circa dalla costa sud dell’Isola, con 13 persone a bordo.

Quando l’imbarcazione è giunta nel porto di Sant’Antioco è stato accertato che gli stranieri, tutti di sesso maschile e di nazionalità algerina, erano privi di documenti. Dopo aver ricevuto la necessaria assistenza sanitaria, sono stati accompagnati presso il Centro di Accoglienza di Monastir.

In questo contesto la Questura di Cagliari ed in particolare l’Ufficio di Polizia dell’Immigrazione per gli Stranieri, con il necessario concorso dei poliziotti del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, ha svolto le proprie attività nei confronti dei migranti al fine di una compiuta identificazione per procedere, successivamente, alla verifica della loro posizione sul territorio nazionale.

Gli Agenti dell’Ufficio Immigrazione hanno svolto i consueti accertamenti attraverso la consultazione di diverse banche dati Interforze e dai riscontri dattiloscopici è emerso che uno di questi era già entrato in Italia nel settembre del 2016 ma con un altro nome e che era stato espulso dalle autorità italiane.
In quest’ultima circostanza, investigatori hanno arrestato il giovane per aver fatto rientro nel territorio italiano prima dei 3 anni senza la speciale autorizzazione del Ministro dell’Interno.