“L’unione Sindacale di Base, dopo aver sentito alcune dichiarazioni del neo eletto Presidente Solinas, e le molte voci che si susseguono, per quel che riguarda la riforma sanitaria varata dalla passata Giunta Pigliaru, manifesta le proprie apprensioni per quel che ne potrebbe conseguire.

Sia chiaro, che come Organizzazione Sindacale siamo stati critici nei confronti di quella riforma e non abbiamo mai mancato di dichiarare le nostre criticità; abbiamo, però il vago sentore che in qualche settore della nuova maggioranza possa annidarsi l’idea di buttare, insieme all’acqua sporca, anche il bambino. Fuor di metafora: non vorremmo che una eventuale futura “riforma”  affossasse la costituita società Sas Domus. Una società nata per porre fine ad un quasi monopolio del privato nel settore della riabilitazione.

Continuiamo a pensare che la riabilitazione, la cura di soggetti fragili, debba far parte integrante del Sistema Sanitario Pubblico, che i dipendenti, gli operatori che lavorano in quel settore debbano lavorare in serenità e senza l’assillo di mensilità di stipendi e salari arretrati per questo abbiamo salutato con soddisfazione la creazione di questa nuova società, ed auspichiamo che essa entri in funzione nei tempi più rapidi possibile.

Da tempo, diciamo che l’Aias ha disatteso a tutti gli impegni presi, visto che i dipendenti continuano a vantare crediti per svariate mensilità. Sollecitiamo la Prefettura a convocare  tutte le parti interessate per verificare la (non) osservanza dei patti che sono stati siglati.

E’ ora di porre fine a questo scandalo, che il Pubblico, faccia la sua parte fino in fondo, controllando e se il caso,  gestendo in proprio questo settore. Ne va della dignità delle istituzioni, della dignità e della serenità dei lavoratori, del benessere dei pazienti”.

Usb, Federazione Regionale Sardegna