Il focolaio di Tbc a Treviso, scoppiato le scorse settimane in una classe dove una maestra ha contagiato 21 bambini su 22 nella classe (casi di contagio ma la malattia ancora non si era sviluppata), e alcuni del personale della scuola, è ora sotto controllo ed è circoscritto. La conferma arriva da Gianni Rezza dell’Istituto Superiore di Sanita’ andato nella Asl Veneta a verificare la situazione, che assicura, non desta preoccupazione anche per la pronta risposta della Asl. Tutto e’ nato per la diagnosi fatta ad un bambino in una classe elementare. I medici hanno intuito che l’origine poteva essere un adulto. ”La meta’ dei circa 4.000 casi l’anno in Italia di Tbc sono fra anziani che sono venuti a contatto con la malattia in passato e che si ammalano in eta’ avanzata quando il loro sistema immunitario si indebolisce” ha spiegato Rezza.
La Asl ha condotto il test verificare la presenza del batterio che provoca la malatti su circa 800 persone. Il focolaio e’ stato circostritto e Rezza dopo la verifica nella Asl veneta ha rassicurato sulla situazione che appare al moemnto pienamente sotto controllo.
La maestra, essendo una fumatrice, aveva sottovalutato i sintomi: la tosse persistenze, il dimagrimento e alcune linee di febbre.
Lo scorso marzo a Torino e’ morto per tubercolosidi uno studente di 19 anni, matricola del Politecnico di Torino. Il giovane era ricoverato da alcuni giorni all’ospedale Amedeo di Savoia e non e’ riuscito a superare la malattia. Originario dello Sri Lanka, e’ probabile che avesse contratto la malattia nel suo Paese d’origine e che si sia rivolto troppo tardi ai medici per le cure del caso.
Attualmente l’incidenza della tubercolosi, in Italia, e’ bassa. In base ai dati forniti in occasione del Tb Day 2019, dal 2012 al 2016 il tasso e’ diminuito dell’1,8% ogni anno e attualmente si assesta a 7,4 casi ogni centomila abitanti, con un tasso di mortalita’ dello 0,7%. Dal 2009 si e’ pero’ verificato un costante aumento della proporzione di casi notificati tra cittadini nati all’estero: si
e’ passati dal 44% nel 2005 al 62% nel 2016. Secondo l’ultimo rapporto del Centro europeo per il controllo delle malattie, ogni ora a trenta persone in Europa viene diagnosticata la tubercolosi, che nonostante il calo complessivo del numero di malati, rimane una delle principali minacce di salute. Quello dello studente di ingegneria informatica a Torino e’ il secondo decesso per tubercolosi nel giro di pochi mesi: lo scorso ottobre e’ morta per la stessa malattia una dottoressa che prestava servizio all’ospedale San Paolo di Napoli.







