Ospedali e poliambulatori depotenziati, carenza di medici, infermieri e tecnici, paesi dell’interno senza un medico di base. L’emergenza sanitaria nel Nuorese è emersa in tutta la sua drammaticità in occasione degli stati generali del comparto riuniti all’ospedale San Francesco. Presenti i rappresentanti del distretto provinciale e di quattro distretti territoriali, oltre a una trentina di sindaci, su un totale di 52.

I primi cittadini sono sul piede di guerra e annunciano una massiccia mobilitazione se le criticità non verranno risolte. A Nuoro sono arrivati anche i cittadini di Tonara, nel Mandrolisai, che da oltre due settimane protestano contro la mancata sostituzione del medico del paese, andato in pensione.

“Ci sono 500 persone scoperte – spiega Irene Peddes, portavoce del comitato nato a sostegno della vertenza – Siamo pronti ad occupare il Comune se non ci daranno risposte in tempi brevi – promette – Nel nostro territorio, poi, si sta delineando anche la chiusura dei punti di prelievo, utili soprattutto ad anziani e disabili, e dei poliambulatori di Aritzo e Desulo. Per non parlare delle condizioni dell’ospedale di Sorgono. Noi non ci stiamo: non ci interessano i numeri, abbiamo diritto alla salute ed è compito delle istituzioni far cambiare la legge se si scopre sbagliata”.