Calo dei reati del 10% nella provincia di Cagliari: tre omicidi contro i cinque dell’anno precedente, sei tentati omicidi (tutti scoperti) contro i 6 del 2018. Giù anche le lesioni dolose: 20% in meno, da 500 a 440 casi. Diminuiscono del 23% anche le violenze sessuali, mentre il conto su quelle sui minori rimangono in pareggio, otto. Aumentano del 20%, invece, i maltrattamenti in famiglia.
Ma – come ha spiegato il comandante provinciale dell’arma Cesario Totaro – forse i numeri sono legati a una maggiore predisposizione alla denuncia legata a una crescente fiducia nell’azione delle forze dell’ordine. Aumentano anche gli arresti: circa 800, quasi sempre in flagranza. È il bilancio annuale del comando provinciale di Cagliari dei carabinieri. Altri numeri in aumento sono quelli legati alle rapine che hanno superato 40%, con il 42% dei casi risolti. Crescono anche le truffe e le frodi informatiche: più 10%. Sul fenomeno droga la preoccupazione maggiore è legata alla produzione di stupefacenti.
“Ma speriamo – ha detto ancora Totaro – di trovare nella tecnologia e nell’Università un valido supporto per combattere questa piaga”. Sequestrata anche cocaina, eroina (della quale si segnala il ritorno sul mercato) e ketamina, considerata la nuova droga dei giovani. Le sostanze tolte al mercato ammontano a quasi 8 milioni di euro. Duecento gli arresti per droga, oltre 150 denunciati. Decrescono, invece, i furti, in calo quasi del 12%, da 7000 a 6mila.
E diminuiscono del 40% gli incendi. Imponente l’impegno dei carabinieri per il presidio del territorio: i servizi di prevenzione sono stati 52mila con 110mila militari. Sono state controllate oltre 140mila persone e oltre 100mila veicoli. Sono 280mila le chiamate al 112, 760 al giorno. Oltre 14.500 gli interventi, circa 39 al giorno. Oltre 160mila gli accessi alle caserme in 83 presidi sul territorio. Predisposti quasi 1400 servizi di ordine pubblico, con 5500 militari, dei quali 1600 solo su Cagliari.







