Dal business dei sequestri di persona le bande criminali sarde oggi si sono specializzate nel traffico di droga, anche a livello internazionale. In crescita la scoperta di piantagioni ma anche la presenza di sodalizi stranieri, come ad esempio le infiltrazioni di personaggi legati alla mafia nigeriana.
E’ quanto emerge dalla relazione della procuratrice generale Francesca Nanni, durante l’apertura dell’Anno giudiziario al Palazzo di Giustizia di Cagliari.
“Ma nell’Isola – precisa – si conferma la mancanza di condizioni di diffusa intimidazione. Esistono tuttavia – aggiunge – segnalazioni sulla presenza di soggetti correlati a mafie tradizionali che hanno effettuato investimenti correlati al riciclaggio dei proventi accumulati in altre regioni”.
“Carenze organico minano il sistema in Sardegna”
Le gravi carenze d’organico, soprattutto del personale amministrativo, si sta allargando e sta mettendo in crisi tutto il distretto di Corte d’Appello della Sardegna a causa anche pensionamenti legati alla legge su quota 100.
Tanti i dipendenti che hanno abbandonato il lavoro “lasciando gli uffici in grandissime difficoltà non più superabili neppure con il ricorso all’istituto delle applicazioni”. E’ quanto emerso nella relazione della presidente della Corte d’Appello di Cagliari, Gemma Cucca, in occasione della cerimonia d’apertura dell’anno giudiziario nell’Isola. A leggere il documento c’era la collega Maria Mura, a capo della sezione civile. “Altro nodo cruciale ancora irrisolto – fa presente la Cucca – concerne l’insufficienza degli spazi nella maggior parte degli uffici giudiziari della Sardegna, soprattutto per le aule di udienza e per gli archivi”. Per il Csm c’era la segretaria generale Paola Piraccini, mentre per il Ministero della Giustizia è intervenuto il delegato Giampaolo Parodi. In platea, tra le autorità, anche il governatore sardo Christian Solinas.