Alberto Cubeddu, condannato all’ergastolo in primo grado per aver ucciso Stefano Masala e Gianluca Monni il 7 e l’8 maggio, ha richiesto oggi, tramite la sua difesa, di portare in aula Paolo Enrico Pinna come teste nel processo di assise d’appello in corso a Sassari.

Nell’udienza presieduta dalla giudice Plinia Azzena, gli avvocati Mattia Doneddu e Patrizio Rovelli hanno posto una serie di questioni preliminari, fra cui l’audizione di alcuni testimoni. Uno di questi sarebbe il cugino dell’imputato, Paolo Enrico Pinna, già condannato in via definitiva a vent’anni di carcere.

Nonostante Pinna si fosse avvalso della facoltà di non rispondere durante la prima udienza, ora che la sentenza è passata in giudicato non non potrà più esimersi. Verranno ascoltati l’ispettore di polizia Roberto Sechi, che aveva affermato di aver avuto informazioni da qualcuno di Orune ( senza però mai dire altro), e uno degli operatori del gruppo cinofili di Firenze che aveva firmato le due relazioni sulle ispezioni svolte con i cani molecolari dove fu trovata l’auto bruciata di Stefano Masala.

La Corte si pronuncerà sull’ammissione o meno di queste richieste nel corso della prossima udienza, fissata per il 13 marzo prossimo.