Italia subito in vantaggio, come da pronostico, dopo il primo match della sfida con la Corea del Sud a Cagliari, per le qualificazioni alla fase finale di Coppa Davis, in novembre a Madrid.
Fabio Fognini, sulla terra rossa del Tc Cagliari, ha battuto Duckee Lee (n. 251 del ranking Atp) per 6-0, 6-3 in un’ora e 5 minuti. L’incontro si svolge a porte chiuse, a seguito del decreto governativo per l’emergenza coronavirus.
Tutto facile, dunque, per il sanremese numero 11 al mondo, che ha chiuso il primo set senza concedere neanche un game all’avversario in 26 minuti. Più equilibrato il secondo set, con Lee che è riuscito a tenere il turno di servizio per i primi tre game, poi Fognini ha chiuso in 6-3.
A seguire, sul campo centrale, il secondo match tra Gianluca Mager e Ji Sung Nam. Domani mattina, dalle 11, il doppio, e gli ultimi due singolari.
Partita chiusa in un’oretta. E Fabio Fognini arriva in conferenza stampa col sorriso sulle labbra. Anche se c’è un po’ di amarezza per le porte chiuse: “In questo periodo è giusto così, triste ma giusto – ha detto l’azzurro n.11 al mondo riferendosi agli spalti vuoti – prima la salute e poi il divertimento”.
La sfida? “Una gara un po’ strana, mi serviva giocare punti: era quello che mi ero prefissato per cercare di recuperare dall’infortunio al polpaccio. Comunque tutto bene. L’importante era portare il punto a casa. Ora speriamo di chiudere la giornata sul due a zero. Giocare per la maglia azzurra è bello e diverso. Non sta a me dire se è giusto fare altre scelte”.
Indian Wells? “La situazione è quella che è per questa emergenza- ha detto ancora Fognini – è in forte dubbio così come è in dubbio Miami”. Un pensiero a Cagliari: “Mi ricordo qui la partita con la Slovacchia, mi dispiace per i cagliaritani che ci tenevamo tanto a questo appuntamento”.







