Ci sono voluti 40 giorni, 20 operai e un gran da fare dell’Ufficio Igiene del suolo, ma alla fine le 35 tonnellate di canne spiaggiate al Poetto a inizio d’anno, tra Marina Piccola e La Bussola, sono state tutte rimosse.
Queste le parole enfatiche del Sindaco di Cagliari che in una conferenza stampa (fatta nel punto totalmente pulito dalla presenza di canne) ha enunciato alla stampa presente.
A coordinarla in tutte le sue fasi l’Assessorato all’Ambiente, guidato da Alessandro Guarracino: dagli incontri con tutti gli enti coinvolti, alla selezione dell’impresa appaltatrice; dalla separazione di plastiche, vetro, latta, mozziconi di sigaretta e altro dalle canne, alla raccolta tutta fatta a mano delle canne per non asportare sabbia e posidonia, con la quale è stato realizzato un sistema di protezione delle predunale.
“In questo modo – ha chiosato l’assessore Guarracino – è stato riqualificato anche l’aspetto ambientale del Poetto, che dalla settimana ventura sarà interessato da lavori di rifinitura e di manutenzione ordinaria”.
All’incontro coi giornalisti chiamati a raccolta sull’arenile davanti al Cavalluccio Marino anche il dirigente Roberto Montisci e Raffaele Onnis, nella veste di presidente della Commissione Politiche del mare e Ambiente.
“Il Poetto – ha rimarcato il consigliere comunale – rappresenta un’importante tassello paesaggistico-ambientale ed economico per la città. E considerata l’esperienza fatta in occasione di un fenomeno naturale considerevole, come è stato lo spiaggiamento delle canne, l’auspicio è che in futuro si possano individuare degli strumenti attuativi con cui l’Amministrazione comunale possa intervenire sollecitamente”.
Sull’argomento è intervenuto anche l’assessore comunale al turismo che ha postato una foto sui social annunciando:
“Spiaggia del Poetto, libera in tutti i sensi ???
Vogliamo restituire l’arenile gratuitamente ai cittadini per una migliore e imminente fruizione.
Abbiamo rimosso tutte le canne (35t) e i tronchi, setacciando anche i frammenti, separandoli dalla poseidonia e dalle patate di mare, che sono state riposizionate a protezione delle dune, tutto sotto supervisione di un geologo esperto. Oltre ad aver rimosso mezza tonnellata di plastica, praticamente tutto a mano per impattare il meno possibile sulla struttura dell’arenile … stiamo facendo il possibile e anche di più”.
Però le immagini che pubblichiamo testimoniano una situazione ben diversa da quella raccontata da Comune di Cagliari










