“Missione compiuta! Oggi ho donato il mio plasma iperimmune e almeno due malati di Covid-19 potranno beneficiarne”. Lo ha scritto sui social Giorgio Liggi, artigiano di 60 anni di Monastir che durante l’emergenza coronavirus si trovava in viaggio tra Lombardia ed Emilia-Romagna e, contrariamente a come fecero fatto in tanti, scelse di non rientrare a casa, in Sardegna, per proteggere i suoi familiari da una quarantena certa.

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Ammalatosi di Covid-19, dopo 18 giorni di ricovero ospedaliero Giorgio guarì, ma intanto erano scattati i blocchi di porti e aeroporti da e per la Sardegna: impossibile rientrare nell’Isola dai parenti più stretti.

Tornato nell’Isola e aver passato il lockdown a Monastir, appena Giorgio se l’è sentita è ripartito nel nord Italia per riprendere il proprio lavoro, ma anche per togliersi le sue soddisfazioni personali: oggi, infatti, si è recato nel Reparto di Ematologia policlinico San Matteo di Pavia per donare il suo plasma. “È bello sapere di aver aiutato il prossimo – scrive – soprattutto avendo provato sulla mia pelle la sofferenza che questa maledetta malattia comporta. Per me oggi e come se si chiudesse un brutto capitolo della mia vita, non nego che nel percorso per arrivare a Pavia all’Ospedale San Matteo mi sono commosso nel ripensare al dolore e alla tristezza vissuta in ospedale. Ora però sorridiamo e riprendiamo a lavorare!”