L’Aias dovrebbe consegnare al Tribunale fallimentare entro il prossimo 12 giugno il piano di rilancio, ma è già pronta la richiesta di una proroga. E’ quanto emerso nel corso dell’ultimo incontro convocato in Prefettura a Cagliari e al quale hanno preso parte il prefetto Bruno Corda, l’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu e i segretari regionale di Cgil, Cisl e Uil, Roberta Gessa, Massimo Cinus e Fulvia Murru.
Secondo le organizzazioni sindacali l’incontro è stato deludente perché quasi privo di contenuti utili: “Ci sono state date informazioni generiche e manchevoli di elementi sostanziali per un’attenta valutazione, l’Aias ha dichiarato ai presenti, compresi Prefetto di Cagliari e Assessore Regionale alla Sanità che non riteneva di comunicare in anticipo i contenuti del piano che proporrà al Tribunale – scrivono Cgill, Cisl e Uil – ci siamo chiesti tutti (o quasi) perché questa riunione programmata nel precedente incontro col Prefetto proprio per discutere degli aggiornamenti sulla fase di concordato, sia stata interpretata “erroneamente” dall’azienda”.
“Sembrava di guardare un film e che si stesse per assistere alla battuta classica: Mi avvalgo della facoltà di non rispondere, ma neppure alle richieste fatte da Prefetto e Assessorel’Aias ha affermato che il lavoro fatto dai nuovi tecnici in un mese è moltissimo ma la riservatezza aziendale non ha consentito a nessuno di comprendere quali possano essere i contenuti in termini di ricadute per i dipendenti e di conseguenza per l’utenza – prosegue la nota dei sindacati – l’unica cosa chiara è il cambio di strategia rispetto a quella illustrata dai precedenti tecnici Aias, proprio per questo motivo abbiamo precisato che i nuovi tecnici li ha nominati l’azienda, non certamente le Organizzazioni Sindacali, l’Assessore alla sanità e tantomeno il Prefetto di Cagliari”.
“Ha fatto tutto l’azienda da sola e la modifica radicale del piano strategico precedentemente illustrato negli incontri ufficiali ora non esiste più e, sostiene Aias, occorre altro tempo per portare alla versione definitiva il piano stesso, perciò si intende chiedere una ulteriore proroga” – incalzano Cgil, Cisl e Uil – ci auguriamo che le eventuali proroghe non siano richieste a ogni cambio di tecnici, altrimenti si potrebbe assistere ad altri cambi in corsa e a richieste di ulteriore tempo.”.
“Abbiamo detto a Aias che quando non intende comunicare sostanzialmente nulla sarebbe più corretto avvisare gli interlocutori ritenuti di secondo piano (si considerano così anche il Prefetto di Cagliari e l’Assessore Regionale alla Sanità?) e far evitare a tutti perdite di tempo”, concludono i sindacati.