“Fare il tampone? Vada al Mater Olbia”. È questo quello che si è sentito dire uno studente di Carloforte che ha necessità di sottoporsi al tampone perché è richiesto dall’Ateneo fuori Sardegna. “Un viaggio lungo 40 minuti di traghetto e 311 km di distanza. Tempo minimo di percorrenza in auto 3 ore e mezza” è il commento di Salvatore Puggioni, sindaco tabarchino. “Credo che certe cose siano semplicemente assurde”.
Secondo il primo cittadino, in una lettera indirizzata all’assessore alla Sanità Nieddu “al di là della comprensibile situazione emergenziale e quindi delle difficoltà che le strutture sanitarie sono costrette ad affrontare in questo periodo, ci sembra poco pratico costringere i cittadini, soprattutto quelli della nostra provincia, ad affrontare un viaggio cosi faticoso e costoso, oltretutto in una provincia quella di Sassari, che conta un numero di positivi ben superiore a quelli registrati nella altre province della regione”.
Puggioni chiede quindi all’assessorato “un autorevole intervento, affinché venga fatta chiarezza sulla problematica evidenziata e trovate le soluzioni più idonee, per poter soddisfare queste specifiche esigenze, utilizzando i laboratori del servizio sanitario nazionale presenti nella provincia”.
E non è il primo caso: anche un altro sardo residente a Capoterra, per questioni lavorative, è stato costretto nei giorni scorsi ad anticipare il viaggio in Lombardia per effettuare il tampone direttamente sul posto di lavoro. Al lavoratore era stato consigliato di recarsi, come lo studente di Carloforte, al Mater Olbia.
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