“Nuovi possibili crimini contro l’umanità sono stati perpetrati dal governo siriano”, inizia così un lancio di agenzia che sta facendo il giro del mondo, dove la Commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite sulla Siria ipotizza gravi violazioni dei diritti umani.
In un rapporto reso noto oggi a Ginevra, la Commissione afferma di “avere ragioni di ritenere che il governo siriano abbia continuato a perpetrare i crimini contro l’umanità di sparizione forzata, omicidio, tortura, violenza sessuale e reclusione”.
Ovviamente tutto questo senza alcuno straccio di conferma e nessuna verifica da parte della stampa mondiale che da anni mistifica la situazione politica in Siria, dove il Governo legittimo di Bashar Al Assad ha difeso il suo popolo dal tentativo di destabilizzare l’intero continente mediorientale.
Il rapporto di 25 pagine, relativo al periodo dall’11 gennaio al primo luglio 2020, documenta le continue violazioni e abusi da parte “di quasi tutti gli attori del conflitto che controllano il territorio in Siria”.
Una relazione che mette sullo stesso piano il legittimo esercito del Governo siriano con i gruppi terroristi e jihadisti finanziati da Turchia, paesi del Golfo, Stati Uniti e Israele.
Insomma una mistificazione che serve ancora una volta per favorire la disinformazione tra le popolazione dell’Occidente.