Il Consiglio regionale sta discutendo l’articolo 1 del disegno di legge sul Piano casa, che riguarda i territori rurali e i lavori procedono molto a rilento. Sinora sono stati votati e bocciati appena cinque emendamenti dell’opposizione all’emendamento della Giunta che consente di edificare entro i mille metri dalla battigia solo agli agricoltori professionisti titolari di un ettaro, fuori dai mille metri anche agli hobbisti.
Dopo che la Giunta ha fatto retromarcia sugli incrementi volumetrici in case e alberghi nella fascia dei trecento metri dal mare, l’agro è diventato il vero protagonista del muro contro muro tra gli schieramenti. Secondo il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau, quella che si sta promuovendo “è una grande manovra speculativa nelle zone periurbane”. Maria Laura Orrù (Progressisti) ha precisato che “noi non siamo quelli del no, siamo invece quelli del ‘non così'”.
Pochissimi gli interventi dai banchi della maggioranza, se non sull’ordine dei lavori. Ogni volta che si è votato sulle proposte di modifica le opposizioni sono uscite dall’Aula, mettendo in pratica l’ostruzionismo annunciato prima dell’approdo del ddl in Aula. Sempre Ganau ha osservato che “questa legge non sarà di sicuro approvata entro l’anno”. Il Piano casa attuale scade il 31 dicembre ed è molto difficile, visti i ritmi di lavoro, che il Consiglio riesca a licenziare il ddl 108. In caso non lo facesse, fa notare il relatore di maggioranza e presidente della commissione Urbanistica Giuseppe Talanas, “il vuoto legislativo che si verrebbe a creare sarebbe colmato con un emendamento per disciplinare questa fase transitoria e permettere a chi ha presentato domande ai primi di gennaio, di poterle ripresentare”.
E d’altra parte, fanno notare alcuni esponenti della maggioranza, già l’articolo 15 ter del testo stabilisce che “sono fatte salve le richieste di titoli abilitativi di cui alla legge regionale n.8 del 2015 e successive proroghe, presentate precedentemente alla data di entrata in vigore della presente legge, per le quali continua ad applicarsi la normativa suddetta”. E che, se i soggetti richiedenti “intendano usufruire delle modifiche introdotte con la presente legge, basterà presentare esclusivamente le integrazioni o modifiche alla documentazione già presentata”.