Teheran ha espresso cauto ottimismo per la vittoria di Joe Biden alle presidenziali Usa, con lo stesso neopresidente che affermava che avrebbe cambiato la politica di “massima pressione” di Donald Trump contro l’Iran per tornare all’accordo nucleare. Tuttavia non c’è stata ancora la svolta, in quanto ciascuna parte non vuole fare il primo passo.

L’Iran tornerà a rispettare i termini dell’accordo nucleare del Piano d’azione globale congiunto solo se gli Stati Uniti revocheranno per primi le loro schiaccianti sanzioni, ha fatto sapere la guida suprema del Paese, l’Ayatollah Ali Khamenei.

​”Se gli Stati Uniti vogliono che l’Iran torni ai suoi obblighi, devono revocare tutte le sanzioni, e noi dobbiamo verificarlo e vedere se è giusto tornare ai nostri impegni”, ha aggiunto l’Ayatollah.

In precedenza il ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif aveva affermato che l’amministrazione non ha molto tempo per intraprendere passi nella direzione del rientro nel Piano d’azione globale congiunto.

Prima ancora si era saputo che alcuni ex funzionari statunitensi avevano scritto una lettera aperta al presidente Joe Biden, esortando la sua amministrazione a tornare nell’accordo nucleare iraniano per scongiurare il rischio di una guerra molto costosa nella regione mediorientale.

L’amministrazione Biden ha espresso interesse a ritornare all’accordo nucleare con l’Iran. Non sta solo cercando di includere disposizioni aggiuntive nel patto, in particolare per quanto riguarda il programma missilistico balistico iraniano, ma vorrebbe anche che Teheran faccia il primo passo tornando al rispetto dell’accordo nucleare.