“Stiamo affrontando tempi duri, tempi che ritroveremo sui testi di scuola, Quartu da Salvare è nato grazie a una intuizione, grazie a un’ispirazione che si fonda sul progresso dell’individuo – scrive in una nota Francesco Pandolfi – più che un movimento politico vogliamo prima di tutto sentirci un nuovo movimento sociale che smonta, abbatte e ricostruisce una politica obsoleta e povera di solidarietà verso se stessi. Sardegna da Salvare è il suo continuo, la sua strada, sua figlia”

“Figlia di una ispirazione, nata grazie a un uomo che ha ispirato il nostro progetto,  Josè Pepe Mujica, una figura emblematica, scomoda ma che per tutta la sua vita ha lottato per la felicità umana – scrive ancora nella nota Pandolfi – quest’uomo merita che la sua missione, il suo scopo di vita rimanga vivo negli anni avvenire”

“Il contesto storico in cui ci troviamo sta cambiando tessuto sociale, povertà e valori stanno emergendo sempre più prepotentemente, per cui siamo noi stessi a doverci salvare attraverso nuovi modi di pensare, nuovi modi di fare politica. Non è forse il desiderio più profondo di ognuno di noi che la politica si tolga quel vestito fatto di lusso e finte buone maniere? Abbiamo bisogno di persone che credano, osino e creino la nuova Sardegna. Dobbiamo essere uniti nel creare un’isola che sta morendo. Conquistata continuamente, piegata ai voleri di persone che consideriamo essere all’altezza non ci accorgiamo, che contrariamente a quanto pensiamo, siamo in grado di sentirci veramente orgoglio sardo, uniti nel dare vita a un nuovo movimento che riesca a rendere la Sardegna un’isola del Mediterraneo invidiabile”, prosegue la nota.

“La Sanità, l’Istruzione, le Infrastrutture e tutto il comparto trainante dell’economia sarda ha bisogno di nuova linfa vitale. Il nostro patrimonio è immenso come la nostra forza, forse meno la determinazione nel rendere la Sardegna un’isola felice. Francesco Pandolfi è stato lo strumento per farci apprezzare in tutta l’isola, per ispirare progetti che continuamente nascono in realtà che non sapevano di possedere forza, creatività e consapevolezza. Francesco ha dimostrato determinazione e coraggio nel rappresentare una sfida ardua e ricca di insidie, ora tocca a noi, unirci in un movimento che mira ad essere prima un movimento sociale e poi politico, pronto a diventare il balsamo delle situazioni sarde, che ormai da anni sembrano seguire una liturgia politica. Il nostro movimento si apre a tutte le correnti politiche che condividono principi che mirano a scacciare via povertà, crisi economica che sembra non avere un epilogo”, scrive Pandolfi.

“Si apre perché l’apertura è una prerogativa importante che costituisce il pensiero di Sardegna da Salvare. Stiamo lanciando l’appello dei nostri Nuraghi che hanno bisogno di rivivere nuovamente e non messi a tacere sotto arbusti e quant’altro, stiamo lanciando l’appello della Terra che ogni giorno ci ospita e chiede di essere salvata dalla disonestà, dagli interessi che giacche e cravatte mostrano”, conclude il referente del movimento.