Analogamente a quanto rilevato durante il primo lockdown, quattro cittadini su cinque (80,2%) continuano a ritenere utili le misure adottate dal governo e chiare le informazioni ricevute sui comportamenti da adottare (82,8%) E’ quanto emerge dal report dell’Istat. “I cittadini durante la seconda ondata epidemica: 12 dicembre 2020 – 15 gennaio 2021”, pubblicato oggi. L’Istat fa notare che “non si osservano variazioni significative in base alle caratteristiche sociodemografiche né sul territorio” ma che .”queste percentuali per quanto molto elevate sono comunque un po’ più basse di quelle registrate in pieno lockdown”. Probabilmente – aggiunge l’Istat – il sistema dei colori e la conseguente differenziazione dei comportamenti da tenere sui territori può avere generato qualche incertezza, diversamente da quanto accaduto durante il lockdown in cui le regole erano particolarmente stringenti e soprattutto uguali su tutto il territorio nazionale.
Vaccini
“Sette cittadini su 10 disponibili a vaccinarsi” durante la seconda ondata. E’ quanto rileva l’Istat nel report “I cittadini durante la seconda ondata epidemica: 12 dicembre 2020 – 15 gennaio 2021”, pubblicato oggi. Ai cittadini è stato chiesto di esprimere la loro posizione rispetto alla seguente affermazione “Se un vaccino Covid-19 diventa disponibile ed è consigliato, lo farei”. Il 70,3% esprime accordo, più di 4 persone su 10 esprimono un accordo assoluto . Esprimono incertezza il 12,0% dei cittadini. Il rimanente 17,8% si colloca su posizioni che esprimono disaccordo.
Mascherine
Nel periodo compreso fra il 12 dicembre 2020 e il 15 gennaio 2021 il 93,2% dei cittadini ha detto di aver fatto sempre uso di mascherine nei luoghi aperti, il 5,9% lo ha fatto spesso. In presenza di persone non conviventi l’84,0% ha usato sempre le mascherine anche in luoghi al chiuso. E’ quanto emerge dal report dell’Istat. “I cittadini durante la seconda ondata epidemica: 12 dicembre 2020 – 15 gennaio 2021”, pubblicato oggi.
Spostamenti
Durante la seconda ondata gli uomini sono usciti più delle donne :66% a fronte del 51,2%, mentre rispetto all’età sono soprattutto gli adulti nelle classi di età centrale e in particolare tra i 45 e i 54 anni a essere usciti più numerosi (oltre il 66,6%). Quote più basse si registrano invece tra gli anziani: è uscito il 43,4% dei 65-74enni e appena il 28,7% degli ultrasessantacinquenni. Lo rileva l’Istat nel report “I cittadini durante la seconda ondata epidemica: 12 dicembre 2020 – 15 gennaio 2021“, pubblicato oggi. La quota più alta di chi è uscito si riscontra tra gli occupati (oltre 7 su 10) mentre tra casalinghe, studenti e ritirati dal lavoro sono uscite poco più di 4 persone su 10. Chi è uscito lo ha fatto principalmente per lavoro (44,5%) o per fare la spesa (35,0%). Il 21,4% è uscito per fare una passeggiata. Meno frequenti gli altri motivi: sport, shopping, visite, ecc. Chi è uscito lo ha fatto per lo più di mattina (80,5%) o nel pomeriggio (48,6%). Solo il 3,9% è uscito nelle ore serali. Solo per il 10,7% la frequenza degli spostamenti non ha subito modifiche mentre un marginale 1,4% esce di più. I cambiamenti hanno riguardato soprattutto i cittadini del Mezzogiorno (91,5%), meno i residenti nelle regioni del Nord (81,5%) dove si sono conservate, più che altrove, le abitudini di spostamento.